In questa lezione affrontremo il tema delle varianti di gioco nel Texas Hold'em Poker.
La discriminante che differenzia il no-limit, il limit e pot limit nel Texas Holdem Poker è proprio il valore della puntata che qualsiasi giocatore può inserire nel piatto al momento in cui arriva il turno di gioco. Ottime indicazioni possono arrivare già dai nomi stessi delle tipologie, come abbiamo detto (il no limit nessun limite di puntata, limit limite di puntata dal valore del piatto, ecc.) Solitamente le puntate tra le varie tipologie di Hold’em vengono suddivise fra minima puntata e massima puntata, e vediamo di esaminarle una per volta. Vediamoli.
No-limit con la minima puntata: ogni volta che comincia un giro di puntate, quindi il pre-flop, il flop, il turn e il river, la minima puntata è data dal valore del big blind (grande buio); qualora un giocatore non avesse le chips necessarie per coprire quella somma, è considerato chiaramente in all-in.
No-limit con la massima puntata: questa puntata massima nel no-limit è data dalla scommessa delle proprie chips nel piatto, quindi il famoso all-in.
Limit con la minima puntata: è la puntata minima che ogni giocatore di Texas Hold’em limit può effettuare nel corso di ogni giro di scommesse, quella pari, in pratica, al rilancio dei giocatori che hanno parlato prima di lui. Nel caso in cui si è i primi a parlare, o che non ci siano state puntate precedenti, la puntata minima è data proprio dal valore del big blind. Facciamo un esempio: se i blind sono small blind=5 e big blind=10 la minima puntata in questo caso sarà data dal big blind, quindi 10.
Limit con la massima puntata: il rilancio che ogni giocatore può effettuare cambia a seconda delle puntate, quindi facciamo molta attenzione a questo. Nel primo e nel secondo giro la puntata è pari all’importo del limite con importo inferiore (su un tavolo ad esempio con small e big blind pari rispettivamente a 5 e 10 in questo caso la puntata sarà pari a 5). Nel terzo e quarto giro poi ogni giocatore può puntare un valore pari al limite superiore, ad esempio, nel caso descritto in precedenza (small e big blind pari a 5 e 10), può puntare 10. In ogni singolo giro di puntate il massimo di rilanci consentiti è pari a 4.
Pot-limit con la minima puntata: vale il discorso della minima puntata nel limit
Pot limit puntata massima: un eventuale rilancio che il giocatore può effettuare è pari al valore delle chips presenti nel piatto in quel momento. Quindi il giocatore che decide il rilancio al top, al massimo, deve prendere in considerazione anche, e soprattutto, le puntate precedenti, effettuate da giocatori che giocano prima di lui e nello stesso giro di puntate.
Come si è visto in precedenza adesso andremo a vedere dopo tutte queste spiegazione che il Texas hold’em che prenderemo in esame sarà soprattutto il no-limit, che è a giudizio di molti, dei pro e dei più esperti, la miglior variante rispetto a tutte le altre.
Nessun commento:
Posta un commento